Le pagine di Cismon da Cismon
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Le mulattiere
Dalla piazza centrale di Cismon parte una mulattiera, lungo la val Goccia-val Cesilla, che consentiva il collegamento con gli insediamenti abitativi di montagna. Il tracciato conserva ancora il vecchio selciato in pietra. Brevi soste sono legate al culto religioso: in località S. Stefano e al Capitello, che si raggiunge attraversando la selvaggia gola della Gusella, un sottile ago di roccia divenuto il simbolo del paese. Poco prima del Capitello la strada devia a sinistra e lungo un ottimo tracciato (I castelletti) si raggiunge località Col dei Prai (m. 895 - 2 h). Lungo questo percorso si possono scorgere sul lato sinistro, leggermente nascoste dalla vegetazione tre manufatti in pietra, d'epoca altomedievale, che presentano la forma caratteristica di sepolcri, chiamati anche nella tradizione popolare "i lebi delle streghe". Un secondo sentiero porta dal Capitello al Fagher e da qui lungo la dorsale, disseminata di abitazioni un tempo stabili (compresa chiesa e scuola) si supera Malga Fiabernù e volgendo a sud si arriva al Forcelletto (m. 1396 - 4 h).
La strada del Genio
Di un certo interesse il sentiero, denominato Strada del Genio, costruito nel 1908, che dal vecchio casello della Ferrovia, presso il ponte di Cismon, conduce verso il Col del Gallo. Si tratta di una rotabile atta al transito pesante, con muri di cinta e controscarpate a secco. La strada collegava Forte Tombion, un massiccio sbarramento italiano, di cui sono ancora visibili i resti lungo la statale 47, con il caposaldo del Col del Gallo, andato completamente distrutto.